Albert Gherca

Albert Gherca: «I miei dodici anni in Aep»

Il proposal specialist dell’azienda si presenta, tra hobby e progetti

«Ho sempre saputo che la tecnologia sarebbe stata il mio lavoro e così è andata». Albert Gherca, 31 anni, di origini rumene, vive in Italia da quando ne aveva dieci. Oggi è proposal specialist per Aep Ticketing Solutions, azienda per la quale lavora da dodici anni. Si è diplomato come perito informatico al Meucci di Firenze e dopo tre mesi era già a lavorare per Aep.

Albert Gherca e la sua esperienza in Aep

«Ho iniziato a collaborare per questa azienda come stagista, a 19 anni – afferma -. Ho cambiato diversi ruoli in questi anni: sono passato da fare il tester a essere system engineer. Per un breve periodo ho gestito vari progetti, poi sono passato nel reparto help desk, diventando dopo qualche anno help desk manager. Ho lavorato anche nell’area pre sales. Oggi coordino la documentazione tecnica per l’azienda, curo le relazioni con clienti, fornitori e team interno. Mi divido tra gare d’appalto e preparazione di offerte tecniche per clienti che si trovano dislocati in tutto il mondo. In particolare, ho maturato maggiore esperienza nel seguire i progetti in Francia. Per questi motivi posso dire che fino a oggi ho gestito la clientela sotto ogni aspetto e, dunque, sono in grado di operare in modo trasversale. Devo molto a questa azienda, mi permette di viaggiare e conoscere il mondo. Ma, soprattutto, mi ha dato l’opportunità in questi anni di imparare tanto, inclusa la lingua francese. Al momento – continua il proposal specialist – sto seguendo un progetto che mi sta affascinando molto, per la grande fornitura che implicherebbe ma anche per la potenziale grossa mole di lavoro. La più grande soddisfazione? La raggiungo quando riusciamo a inoltrare l’offerta entro giorno e orario prestabiliti. Dopo quel momento non c’è più niente che si possa fare per quel progetto. Così cala l’adrenalina, ci si ricarica e poi si riparte per una nuova “avventura”».  

Hobby di sempre e quelli mai avuti

Albert Gherca è figlio di ingegneri: la mamma ingegnere chimico e il padre ingegnere meccanico. Da piccolo sognava di lavorare con la cibernetica. «Amo la tecnologia, non poteva essere altrimenti con due genitori ingegneri! – prosegue -. Mi reputo una persona curiosa a 360 gradi. Sono appassionato da sempre di videogiochi, ma anche di cucina e giochi di ruolo. Eppure a casa mia spuntano in continuazione romanzi su ogni mobile. Sono della mia compagna Chiara che prova, a modo suo, a dare alla mia vita una vena umanistica. Ma non ha speranze: i romanzi non credo diventeranno mai una mia passione. Anche l’ordine, devo dire, non è proprio il mio forte, complice il mio cane “Tappo”: tra me e lui non si sa mai chi genera più scompiglio in casa». 

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