«Aep è la mia compagna di viaggio»

L’esperienza di Silvia Romeo, direttrice di amministrazione e finanza nell’azienda

«Io e Aep siamo cresciute e ci siamo reinventate insieme. Non è solo l’azienda per cui lavoro da 21 anni ma anche una compagna di viaggio». Silvia Romeo parla con affetto di Aep Ticketing solutions dove è stata assunta dopo aver in precedenza lavorato per un’azienda che si occupava di import/export nel settore dell’elettronica. Nata in Germania cinquantuno anni fa, trasferita all’età di 6 anni in Sicilia, si è laureata in Economia e Commercio all’Università di Palermo, poi ha scelto la terra Toscana per stabilirsi e trovare lavoro. 

Cosa immaginava di fare da grande?

«Inizialmente volevo diventare commercialista ma poi ho capito presto che preferivo lavorare dall’interno delle aziende ed essere parte attiva della vita dell’impresa».

Cosa l’affascina dei numeri?

«I tanti significati che si celano dietro. Mi emoziona anche redigere e leggere i bilanci aziendali. Se saputi interpretare sanno essere avvincenti tanto quanto un romanzo o un bel film. È importante valutare tutto, anche la struttura dei costi che hanno generato i ricavi e i relativi margini. Il mio ruolo è proprio quello di evidenziare i pericoli che si nascondono dietro i numeri».

E nella vita privata?

«Sono decisamente più svogliata, non amo tenere tutto sotto controllo, a casa vado a briglie sciolte». 

Come è arrivata ad Aep?

«Mi sono messa alla ricerca di un’azienda che si occupasse di progettazione e produzione così mi sono imbattuta in Aep. Inizialmente sono stata presa come consulente esterna e poi sono entrata nella squadra».

Quale ricordo ha dell’Aep di vent’anni fa?

«All’epoca fatturava 250 milioni di lire ora siamo oltre i 18 milioni di euro. Anche i dipendenti prima erano 2 ora sono 110. Per non parlare del mercato di riferimento, prima solo regionale e oggi spiccatamente internazionale». 

Quale ruolo ricopre oggi in azienda?

«Sono direttrice del reparto amministrazione e finanza, coordino un team di sette persone. Attualmente siamo alla ricerca di una stagista da inserire nella squadra, l’obiettivo è anche quello di far crescere le altre risorse attualmente presenti e consentirci di rispettare le tempistische molto stringenti di consegna di report amministrativi e finanziari i primi di ogni mese».

Ha continuato a formarsi?

«Sempre. E non solo nell’ambito fiscale ma anche sotto altri aspetti, come qualità e project management, coinvolgendo anche gli altri componenti del team perché da sola puoi essere forte ma è solo insieme che si va lontano».

Oltre ai numeri ha altre passioni?

«Mio figlio Antonino ovviamente, che a 11 anni e preferisce di gran lunga la tecnologia ai numeri. Coltivo la passione anche per l’analisi dei valori nutrizionali dei cibi. La cucina fa parte delle mie più grandi passioni, croce e delizia visto che sono a dieta perenne. Anni fa ho aperto, infatti, un blog di cucina che lascia spazio alla mia fantasia ai fornelli. Si chiama @ancheoggiadietadomani, molto seguito su Instagram dove, per dirla in numeri, conta quasi 10mila follower». 

Ha mai pensato di mollare tutto e cambiare lavoro?

«No, perché Aep si è sempre saputa reinventare, e io insieme a lei. Neanche per un momento mi sono annoiata in questi anni e tra queste mura, anzi, c’è sempre stata una nuova sfida da affrontare. L’ultima arrivata è stata l’acquisizione in Modaxo. Il rapporto che ho costruito in questa azienda, in termini di energie e impegno spesi, non l’ho dedicato nemmeno alla famiglia in senso stretto. Per me AEP è la mia famiglia allargata, mi ha praticamente adottata una volta arrivata a Firenze, non potrei mai tradirla». 

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